REMS nel manuale per la gestione delle Fratture da Fragilità
Nell’ottobre 2021, in occasione della giornata mondiale dell’Osteoporosi, furono pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità le Linee Guida sulle Fratture da Fragilità: il risultato di due anni di lavoro svolti da otto società scientifiche (Sie, Sigg, Simfer, Simg, Simi, Siomms, Sir, con Siot capofila) e 16 associazioni di pazienti. Si tratta di un documento unico al mondo, in grado di evidenziare i migliori standard di qualità e appropriatezza per la diagnosi, la cura e l’assistenza del Paziente fragile, le più aggiornate buone pratiche cliniche multidisciplinari e le raccomandazioni per affrontare ogni possibile criticità in ambito diagnostico, clinico, organizzativo e di medicina legale. Come vi avevamo già raccontato, in questa pubblicazione così prestigiosa sono state ufficialmente riconosciute le qualità diagnostiche della tecnologia REMS.
Un handbook agile per gli operatori sanitari
Frutto di un lavoro minuzioso, il documento ufficiale delle Linee Guida conta oltre mille pagine. Difficile che tutti i medici, infermieri, manager ospedalieri e gli altri soggetti coinvolti nel processo clinico-organizzativo di prevenzione e cura dell’Osteoporosi possano leggere queste 1191 pagine. Per questo motivo è stato pubblicato l’opuscolo “Fratture da Fragilità – raccomandazioni sanitarie”, edito da ALTIS OPS e prodotto da Italian Health Policy Brief.
Questo hand-book condensa in 28 pagine i concetti chiave riportati dalle Linee Guida, rappresentando uno strumento indispensabile per gli operatori sul territorio che debbano trattare pazienti a rischio di frattura da fragilità. Composto da sei sezioni dai titoli evocativi (comprendere, diagnosticare, identificare, trattamento, interrompere, un nuovo modello), questo libretto ha il pregio di essere molto chiaro, sintetico e corroborato da efficaci illustrazioni, che lo rendono un pratico strumento comunicativo che garantisce ai professionisti un consulto immediato.
A pagina 26, tra le raccomandazioni, c’è REMS
A trovare un posto in prima linea in questa attività di divulgazione scientifica c’è ancora una volta la tecnologia REMS che, dopo aver trovato ampio spazio nelle oltre 1000 pagine delle Linee Guida “ufficiali” viene inserita anche all’interno dell’hand-book, a pagina 26, in corrispondenza della Raccomandazione n°6 nella quale si legge:
“Il Fracture Liason Service (FLS) mira all’identificazione, al trattamento e al monitoraggio di pazienti con frattura da fragilità. (…) È così privilegiata la continuità assistenziale: l’inserimento del paziente fragile all’interno di questo percorso ne migliora la qualità della vita, garantisce maggiore appropriatezza diagnostica anche grazie al ricorso a nuovi strumenti diagnostici di facile accessibilità nei reparti ortopedici e nel Pronto Soccorso, quali la Radiofrequency Echographic Multi Spectrometry (REMS), permette una maggiore aderenza al trattamento terapeutico e comporta una riduzione dei costi relativi al management della frattura, sia in termini di anni di vita e di salute che inevitabilmente verrebbero sottratti al paziente, sia dal punto di vista degli oneri a carico del sistema sanitario nazionale”.
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